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CIC: compost amico della terra, per un’agricoltura più sostenibile

07 Dicembre 2022

Il compost amico del suolo e del clima.

Il suolo è una risorsa ambientale strategica minacciata dai cambiamenti climatici, manifestati in eventi estremi, i cui impatti sono ormai evidenti. Il suolo è la pelle del nostro pianeta, assorbe ciò che la natura e l’uomo hanno da offrire, la qualità del nostro cibo è determinata anche dalla qualità dei suoi ingredienti. In questo caso, il compost ottenuto dal riciclo dei rifiuti organici è un alleato naturale della fertilità del suolo e un buon esempio di economia circolare. Il ruolo che questo fertilizzante naturale può svolgere nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile e attenta al clima è stato discusso dalla Federazione Italiana Compost e dalla Fondazione Re Soil alla conferenza Earth to Earth in occasione della Giornata mondiale del suolo sui cambiamenti climatici.

“Molti di noi – ha detto ad askanews Lella Miccolis, presidente del CIC-Consorzio Italiano Compostatori – pensano che il suolo serva solo a garantire la produzione di cibo e biomasse vegetali, ma il suolo fornisce anche molti servizi, i cosiddetti sistemi agricoli, come la conservazione della biodiversità, è una riserva genetica, che poi regola e mantiene le risorse idriche; altra importante funzione è la cattura e il sequestro del carbonio, ma anche la protezione e la mitigazione di fenomeni idrogeologici estremi, come il malaugurato evento di Ischia, ma può anche controllare l’erosione e il rilascio di nutrienti nella falda acquifera.Il suolo può svolgere tutte queste funzioni, anche grazie all’apporto del compost quando aggiunto al suolo”.

In Italia ogni anno vengono raccolte e avviate agli impianti di compostaggio oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti organici, dai quali si possono produrre circa 2,2 milioni di tonnellate di compost di alta qualità. Una resa, se stabile, potrebbe aumentare notevolmente e rappresentare un’alternativa ai fertilizzanti sintetici, insufficienti a soddisfare la crescente domanda e quindi sempre più costosi. Lella Miccolis sottolinea: “La produzione di fertilizzanti naturali attraverso il riciclo, disponibili tutto l’anno e disponibili anche a prezzi contenuti per tutte le zone se le piante sono distribuite uniformemente sul territorio, è sicuramente un vantaggio per l’agricoltura nazionale”. “Vogliamo riconfermare e persino rafforzare le misure di sostegno alla fornitura di compost.n Italia ogni anno vengono raccolte e avviate agli impianti di compostaggio oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti organici, dai quali si possono produrre circa 2,2 milioni di tonnellate di compost di alta qualità. Una resa, se stabile, potrebbe aumentare notevolmente e rappresentare un’alternativa ai fertilizzanti sintetici, insufficienti a soddisfare la crescente domanda e quindi sempre più costosi. Lella Miccolis sottolinea: “La produzione di fertilizzanti naturali attraverso il riciclo, disponibili tutto l’anno e disponibili anche a prezzi contenuti per tutte le zone se le piante sono distribuite uniformemente sul territorio, è sicuramente un vantaggio per l’agricoltura nazionale”. “Vogliamo riconfermare e persino rafforzare le misure di sostegno alla fornitura di compost.